La felicità di mettersi in gioco
Ott 29 2015Recentemente siamo riusciti a parlare con Huyen, una ragazza che anche quest'anno ha partecipato come volontaria al Summer Camp organizzato per i bambini Sad.
Pham Thi Thu Huyen ha vent'anni ed è una studentessa del terzo anno di Economia, all'Università Foreing Trade di Hanoi. È una ragazza che ama viaggiare, fare volontariato e mettersi in gioco; è proprio per questo motivo che ha scelto di partecipare a diversi programmi di volontariato, progetti ed eventi.
Questa sua curiosità e voglia di fare l’hanno spinta con l'inizio dell'università ad entrata a far parte di SDC - Sustainable Development Club, Club giovanile legato all'organizzazione CSDC - Centro per gli Studi sullo Sviluppo Sostenibile -, “volevo imparare, viaggiare e migliorare le mie conoscenze e competenze personali.” ci dice. “SDC è un club govanile nato con l'obiettivo di migliorare le competenze dei giovani tramite attività di volontariato. A differenza di altre organizzazioni che ho conosciuto, SDC permette ai giovani come me di conciliare attività di volontariato e crescita personale .”
Quando ha iniziato, Huyen svolgeva il ruolo di “semplice” volontaria, partecipando ad attività organizzate e coordinate da suoi colleghi volontari, ma oggi è la referente del dipartimento delle risorse umane. “Con gli altri membri del team ci occupiamo di organizzare corsi di formazione interni, viaggi ed incontri, oltre ad offrire supporto agli altri dipartimenti nel loro lavoro quotidiano. In ogni tour ed evento a cui partecipiamo, il nostro club incontra nuovi possibili volontari e perciò il nostro dipartimento deve lavorare per pianificare le varie occasioni.”
Il campo estivo con i bambini SAD - Sostegno A Distanza è stato un'ottima occasione di conoscenza e partecipazione sociale per i giovani volontari vietnamiti di SDC che si sono resi disponibili ad occuparsi dell'animazione.
Quest'anno hanno partecipato al campo estivo del SAD più di 20 volontari di SDC, coordinati da Huyen. Huyen aveva partecipato anche alla precedente edizione, ma “a differenza dell'anno scorso quest'estate abbiamo trascorso più tempo all'aria aperta, alternando con i bambini attività e giochi a momenti di condivisione parlando della loro vita e della loro esperienza a scuola.”.
“Sono rimasta soddisfatta di come è andato il campo estivo, penso sia stato un successo. Soprattutto perché abbiamo avuto più tempo per poter conoscere i bambini e comprendere la loro storia personale; la maggior parte di loro aveva preso parte al campo anche l'anno scorso, ma vi erano anche bambini nuovi.” racconta Huyen.
Durante il campo estivo di quest'anno hai avuto modo di conoscere meglio i bambini, c'è n'è qualcuno che ti è rimasto particolarmente impresso?
“Quest'anno” ci dice Huyen “ho ri-incontrato Tam, una bimba di 9 anni che già l'anno scorso mi era sembrata incantevole per la sua energia ed il buon umore, ma quest'anno mi è sembrata proprio speciale”
“Tam vive nella città di An Lap e ora frequenta la quarta elementare (settembre 2015), è una ragazzina adorabile, molto socievole e allegra, sempre in movimento! È una gran chiacchierona; non le importa se non ti conosce, lei cercherà subito ad esserti amica e ti racconterà tutto quello che le passa per la testa.”
Com'è stato rivedervi dopo un anno? Si ricordava di te?
“Tam si ricordava di me, si ricordava anche il mio nome, il che mi ha sorpreso molto: non pensavo se lo potesse ricordare, in fin dei conti è trascorso un anno dall'ultima volta che ci siamo viste, ma appena me la sono ritrovata di fronte mi ha preso la mano e mi ha detto: “Mi ricordo di te, sei venuta anche l'anno scorso!” Ecco, questa è Tam, sempre attiva e super adorabile! Mentre mi teneva la mano, mi raccontava molte cose, dal suo colore preferito, all'ultimo film che ha visto, continuando a fare domande su di me.”
La giovane Tam non è cambiata tanto dall'ultima volta in cui si sono viste. “Sempre felice, un po' birichina, e molto affettuosa. Anche quando la madre la riprendeva per qualche cosa, lei aveva sempre il sorriso in volto. È molto bella e con il suo sorriso felice riesce facilmente a farti passare l'arrabbiatura.”
Tam proviene da una famiglia abbastanza povera, “ma è molto coraggiosa ed indipendente, è una bambina che non si fa scoraggiare dalla sua situazione. Ha ancora un po' di quell'ingenuità tipica dei bambini e quando giocava con noi si comportava come se ci conoscessimo da molto tempo. Lei e la sua spontaneità mi spingono ad essere soddisfatta e grata per tutto ciò che mi è stato offerto nella vita.” commenta Huyen.
Quando le chiediamo cosa immagina si possa organizzare nel prossimo Campo Estivo, Huyen è piena di idee!
“Per l'anno prossimo penso sarebbe fantastico riuscire ad organizzare una gita per i bambini e portarli da qualche parte al di fuori della provincia di Bac Giang. Sarebbe bello potergli far scrivere le lettere ai loro 'genitori adottivi a distanza' al di fuori delle aule, dove già passano molto tempo tutti i giorni. Si potrebbe pensare ad un pic-nic accompagnato da una caccia al tesoro, o qualcosa di questo tipo. Dopo l'uscita ogni bambino potrebbe scrivere una lettera, raccontando dell'esperienza e delle nuove cose apprese. Sicuramente un'avventura di questo tipo spingerebbe i bambini e le bambine ad essere molto comunicativi!”
In ogni caso, gita fuori porta o meno, Huyen ci tiene a sottolineare che questo genere di attività, come il Campo Estivo sono utili per i bambini cui è rivolta l'attività specifica perché gli viene offerta una giornata di svago e di gioco, attività non scontata per il contesto in cui vivono, ma sono anche altamente formative per i volontari. E lei, che è stata una volontaria ed ora coordina i gruppi di volontari, ci ripete più d'una volta quanto anche lei stessa si senta cresciuta e consapevole e quanto noti anche una certa presa di coscienza da parte dei giovani volontari rispetto all'esistenza di forti squilibri e disuguaglianze tra centri urbani dove lo sviluppo economico si è portato dietro un certo sviluppo sociale e periferie dove invece la qualità dei servizi lascia ancora molto a desiderare.
È questo il caso di Son Dong. E “vedere e toccare con mano è molto più formativo che tante parole lette sui libri!" Ma più di tutto Huyen ci regala anche un grande insegnamento che lei a sua volta ha appreso: "Conoscere bambine come Tam e vedere che al di là di ogni difficoltà economica, lei e la sua famiglia riescono non solo a sopravvivere, ma a farlo con dignità, ti regala la consapevolezza della forza dell'essere umano.”